sabato 22 marzo 2014

Presentate le Linee guida per i servizi sociali in materia di violenza contro le donne

Il 20 marzo, nella sede nazionale dell'Anci, (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani) in via dei Prefetti 46, a Roma, sono state presentate le Linee guida per l’intervento e la costruzione di rete tra i Servizi Sociali dei Comuni e i Centri antiviolenza. Si tratta del primo importante e concreto obiettivo raggiunto dopo la firma (il 16 maggio 2013) del protocollo ANCI - D.i.RE
Da anni i centri antiviolenza costruiscono un lavoro di rete insieme a servizi sociali, forze dell'ordine, pronto soccorso, per sostenere al meglio le donne vittime di violenza, in quella vera e propria corsa ad ostacoli che è l'uscita da relazioni violente. In un Paese in cui mancano ancora i protocolli omogenei di intervento per il sostegno delle vittime e metodologie condivise, finalmente uno strumento utile a disposizione a rafforzare questa collaborazione. Titti Carrano, presidente D.i.Re: gli ostacoli nel collaborare, nel comunicare e nel condividere un’analisi di genere sulla violenza, rappresentano un impedimento ad affrontare le situazione di violenza, le ingiustizie, i drammi e che rischiano di tramutarsi in un ulteriore danno nei confronti delle donneQuesta guida vuole anche essere uno stimolo per ulteriori approfondimenti da svolgere a livello locale tra i Centri antiviolenza e i Servizi Sociali dei Comuni e per creare condivisioni di pratiche e di saperi utili per affrontare un problema diffuso e complesso come la violenza contro le donne.
Il coordinatore delle Anci regionali Alessandro Cosimi, esprimendo apprezzamento per il protocollo di intesa siglato nel 2013, si è assunto l’impegno di sollecitare i Comuni a sottoscriverlo per rafforzare il lavoro di rete con i centri antiviolenza, garantendo piena disponibilità delle Anci regionali ad affrontare il problemaLe linee guida, consultabili e scaricabili sui siti D.i.Re e Anci, sono un vademecum per approfondire la conoscenza della violenza, delle conseguenze psicologiche e fisiche sulle vittime, degli stereotipi e dei pregiudizi da sfatare, e contengono anche alcuni dati statistici sulla diffusione del fenomeno.  

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