Il 25 settembre si è svolta la premiazione della 4^ edizione del Premio Internazionale di Poesia e Narrativa "I fiori sull'acqua" di cui Melina Gennuso è l'anima, grazie alla passione non solo per la poesia e la letteratura, ma anche per l'attenta sensibilità al problema della violenza contro le donne. A ritirare il premio sono arrivati da ogni parte d'Italia, Sardegna, Sicilia, Veneto, Piemonte, Lombardia e persino dalla Svizzera. La Giuria è stata presieduta da Rodolfo Vettorello e Melina Gennuso è stata la presidente del Premio. L'editore Domenico Polito e la sua casa editrice Leonida hanno offerto ai vincitori della sezione Racconti Brevi della sezione Silloge Inedita la pubblicazione delle loro opere.
Durante la premiazione è stata assegnata la medaglia del Senato della Repubblica, on Pietro Grasso all'associazione Demetra donne in aiuto di Lugo per l'impegno profuso, in oltre dieci anni di attività, a sostegno delle donne vittime di violenza.
Sono stata presente come attivista di Demetra insieme a Micaela Zota e Maria Teresa Calabrese, presidente dell'associazione che commossa ha ritirato il premio, ringraziando anche in nome delle attiviste che ne fanno parte e che non erano presenti e spiegando come il nostro centro antiviolenza abbia aiutato in 11 anni oltre 600 donne e: "ascoltando versi di poesie e i brani dei racconti ci è sembrato di sentire le parole delle donne".
Sono stata presente come attivista di Demetra insieme a Micaela Zota e Maria Teresa Calabrese, presidente dell'associazione che commossa ha ritirato il premio, ringraziando anche in nome delle attiviste che ne fanno parte e che non erano presenti e spiegando come il nostro centro antiviolenza abbia aiutato in 11 anni oltre 600 donne e: "ascoltando versi di poesie e i brani dei racconti ci è sembrato di sentire le parole delle donne".
Dolci e struggenti, melanconici e disperati, taglienti e pieni di speranza: le letture degli autori e delle autici premiati, sono risuonate nella sala Marco Biagi del Baraccano a Bologna, insieme alle note suonate dalla violinista Roberta Marzolì. Versi di poesie e racconti dedicati alle donne vittime di violenza per denunciare il femminicidio: quel crimine antico e contemporaneo che annienta le donne e la loro libertà. Ogni anno in Italia vengono uccise oltre cento donne al ritmo di una ogni due/tre giorni. Eppoi ci sono le altre violenze: lo stupro o quelle fisiche come il maltrattamento che si ripete al di fuori di occhi indiscreti, tra le mura di casa, e quelle invisibili, l'isolamento, il controllo, la violenza psicologica, lo stalking. Non è necessario documentarsi sulla cronaca, sono storie antiche e contemporanee, che conosciamo perché ne siamo spesso testimoni diretti o indiretti o perchè siamo stati depositari di indicibili rivelazioni e confidenze da amiche, familiari o conoscenti.
Una giornata ricca di emozioni perchè come ha detto Melina Gennuso "non si dimentichi il grave problema sociale della violenza sulla donna, che non diventi “un’abitudine” sentire e leggere quasi tutti i giorni le notizie sconfortanti di donne uccise dall’uomo che dovrebbe amarle e proteggerle".